In merito all'impronta
eco-tossicologica legata
alla dispersione nell'ambiente dei mozziconi di sigaretta
sono stati pubblicati al livello internazionale alcuni
studi scientifici:
- Lo studio effettuato da Moriwaki et al nel 2008 ha
messo in evidenza come i mozziconi siano di gran lunga
la "spazzatura" più presente sulle strade cittadine.
Moriwaki ha inoltre analizzato l'eluato e campioni di
suolo urbano venuto a contatto con i mozziconi rilevando
che nicotina e IPA vengono rilasciati in maniera
significativa nell'ambiente dai mozziconi e in particolare
l'arsenico comporta il superamento del limite previsto
come criterio di qualità delle acque.
- Moerman et al., nello studio pubblicato nel 2011, si
sono dedicati all'analisi dei metalli pesanti rilasciati
a seguito di lisciviazione dei mozziconi. È emerso
che alcuni dei metalli pesanti intrappolati nel filtro,
se dilavati, vengono rilasciati nell'ambiente, alcuni
molto rapidamente (ad esempio Zn, Ni e Cu) e altri
gradualmente (quali Fe e Mn), dimostrando in ogni caso
l'elevato potenziale di inquinamento che i mozziconi
possono produrre sull'ecosistema acquatico.
- La tossicità dei mozziconi è stata
altresì dimostrata e calcolata da Slaughter
et al. in una ricerca pubblicata nel 2011, nella
quale è; stata determinata la LC 50
(concentrazione letale in grado di uccidere il 50%
degli animali testati) per alcune specie di organismi
marini e di acqua dolce, dimostrando che bastano meno
di 5 mozziconi in un litro a causare la morte del 50%
dei pesci testati e meno di 2 sigarette/l per causare
la morte dei piccoli crostacei del genere Daphnia.